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Le tecniche di storytelling per le associazioni

04 Agosto 2017 | commenti

Le tecniche di storytelling per le associazioni

Quali sono le tecniche di narrazione che rendono il tuo storytelling irresistibile? Vieni a scoprirlo leggendo il nostro articolo

 

Nel precedente articolo abbiamo visto alcuni tip per rendere efficace lo storytelling; ma quali sono le tecniche vere e proprie che puoi utilizzare per far sì che il lettore non stacchi gli occhi dallo schermo quando legge i tuoi articoli?

Ce ne sono diverse: puoi decidere di utilizzarle tutte indistintamente per testare la più efficace rispetto alla tipologia di contenuti che crei, utilizzarne una sola per rendere il tuo stile unico e distintivo o scegliere di adattare la tecnica alla categoria di contenuto che andrai a pubblicare.

 

Ma veniamo a noi: lo storytelling come ben sai è una pratica antichissima, risalente all’epoca in cui non esisteva ancora la scrittura. In quegli anni, veniva usato per tramandare la conoscenza, e per raggiungere tale obiettivo doveva utilizzare un linguaggio e dei modelli di narrazione molto suggestivi, capaci di creare interesse per il pubblico. Essi si sono evoluti negli anni ma hanno mantenuto lo scheletro di base. Vediamo insieme quali sono, con l’aiuto dell’articolo di Ninja Marketing. 

 

I TRE ATTI

Questa rappresenta la più classica delle modalità, che troviamo spesso nei film: c’è un’introduzione, dove vengono presentati i personaggi e la loro storia, solitamente felice e tranquilla, uno sviluppo nel quale l’equilibrio iniziale si rompe a causa di un problema e una conclusione dove tale problema viene risolto e l’equilibrio viene ripristinato. Il problema in questione (che per un’impresa a scopo di lucro può essere la mancata soddisfazione di un bisogno, mentre per un’associazione può rappresentare il motivo per cui essa è stata fondata) viene superato grazie a un eroe, che nel nostro mondo è l’associazione stessa con i suoi “poteri magici”, ossia le sue attività benefiche.

 

IL PRIMA E IL POI

Questa struttura è simile alla precedente ma è più semplice, diretta e immediata, poiché mostra la situazione prima e dopo l’intervento dell’”eroe”. Probabilmente tocca meno le corde emotive del lettore ma può essere utile nei casi in cui il tuo processo di aiuto al prossimo sia percepito come lento e laborioso: grazie a questa tecnica puoi dare l’idea di immediatezza nelle situazioni in cui lo ritieni utile. Essa è molto utilizzata nelle pubblicità di cure dimagranti, dove si espone la situazione prima e dopo il trattamento: questo utilizzo, anche se purtroppo alcune volte adottato in modo improprio, dà l’idea di velocità nei risultati promessi dal prodotto. 

 

L’ENFASI

Tale tecnica è molto utilizzata nel mondo del digital copywriting dalle aziende. È molto potente perché capace di accogliere il lettore con un approccio più o meno formale e, via via che si addentra nella lettura, rendere l’esperienza emozionale e piacevole. Esso inizia infatti con una rapida ma completa esposizione dei fatti: le classiche 5W vengono snocciolate subito, rendendo chiaro l’argomento che verrà poi trattato. Nella parte centrale si va più in profondità, si utilizza un linguaggio più sensoriale che crei empatia con l’utente, che lo catapulti totalmente all’interno del problema esposto e gli faccia provare la volontà di essere parte della sua risoluzione. Nella parte finale gli si fornisce la soluzione per risolverlo, affinché possa davvero parteciparvi attivamente.

 

START WITH WHY

Spesso chi racconta qualcosa, anche in pubblico, parte spiegando proprio cosa fa. Passa poi alla pratica, al come lo fa, e infine al motivo per cuilo fa. Durante questo lungo susseguirsi di eventi, i tre quarti delle persone si addormentano, mentre i restanti si dilettano a giocare a Candy Crush. Come spiega il celeberrimo Ted Talk di Simon Sinek invece, il segreto per esporre in modo efficace una storia è quello di partire dal perché: perché fai quello che fai? Esponi la tua mission: è il modo più bello di avvicinarsi al lettore. Spiega poi come lo fai e solo alla fine cosa fai. Ti assicuro che il carico emozionale con quest’ordine di esposizione è 100 volte più dirompente.

 

 

Grazie per aver letto l’articolo.

Che ne pensi di queste tecniche? Ne conosci altre da suggerirci? Faccelo sapere nei commenti o contattaci in privato!