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Gruppo Comunale AIDO "Simone Gelmetti" - Lazise

Trapianti e solidarietà

23 Marzo 2013 | commenti

Il trapianto di organi e tessuti è da molti anni uscito dall’area della sperimentazione e oggi può considerarsi a tutti gli effetti una vera e propria terapia. Sono stati affrontati con successo tutti i problemi organizzativi che la complessità del processo prevedeva con strutture stabili ed efficienti per cui prelievo, trasporto, trapianto degli organi, terapie successive sono realizzabili in tempi utili ed in modo efficace. L’intervento chirurgico è stato perfezionato per cui oggi può essere considerato di entità media con probabilità di successo praticamente del 100%. La sopravvivenza dei trapiantati è migliorata rispetto ai non trapiantati. L’impossibilità di esaurire le liste di attesa ci da dei dati indiretti molto importanti: a 16 mesi di distanza dall’iscrizione in liste di attesa tutte le persone non trapiantate di cuore, fegato, polmone sono morte, mentre a 9 anni di distanza dal trapianto vivono rispettivamente 82%, 87%, 72%. Questi tempi medi sono caratterizzati da un trend positivo e continuano a migliorare grazie ai progressi della tecnologia medica e della farmacologia. Il trapianto però ha una peculiarità rispetto a tutte le altre terapie: per la sua attuazione è indispensabile una risorsa umana: il donatore dal corpo del quale venga prelevato l’organo da trapiantare. Purtroppo questa risorsa è ancora limitata per una serie di motivi, tra i quali l’informazione ai cittadini. Regna ancora sul problema donazione-trapianto una diffusa ignoranza, ostacolo per una cosciente solidarietà.  

L’Italia è campione di solidarietà sul fronte dei trapianti. Il nostro Paese si colloca, infatti, ai primi posti della classifica europea per numero di donatori e raggiunge importanti traguardi anche nella chirurgia. I dati relativi al 2010 (fonte: Newsletter Transplant-ONT) ci dicono che il nostro Paese è al terzo posto per numero di donazioni (dietro a Spagna e Francia, davanti a Inghilterra e Germania) tra gli stati europei che presentano una densità di popolazione paragonabile alla nostra. Siamo al primo posto in Europa per numero di donazioni di tessuti e cellule. Le garanzie perché questa leadership internazionale sia confermata nel tempo provengono dal numero di progetti di cui il Centro Nazionale Trapianti è capofila a livello europeo (Eurocet, Notify e Accord in corso) e al ruolo che ci è stato riconosciuto nell’accompagnare i nuovi Paesi Membri, così come alcuni del bacino del Mediterraneo, a dotarsi di un sistema trapianti efficiente.

Il Veneto: eccellenza nazionale con numeri da record sia per gli organi che per i tessuti. I dati in nostro possesso sottolinea Coletto (assessore alla sanità regionale) testimoniano di un settore che costituisce una vera e propria eccellenza non solo regionale, ma nazionale, dove convergono le più alte professionalità mediche ed infermieristiche, il prezioso lavoro di organizzazioni scientifiche, l’isostituibile apporto delle organizzazioni di volontariato che giorno dopo giorno sostengono la cultura e ka diffusione della donazione. Un mondo straordinario”. Il tasso di organi procurati e trapiantati è stato del 24% per milione di popolazione (pmp) contro il 19% nazionale e il livello dei “no” alla donazione è sceso in un anno dal 32,7% al 17%, rispetto ad una media nazionale pari al 28,3%.Dati che confermano la generosità e la solidarietà degli italiani ed in particolare dei Veneti.

Ma ciò non basta! Molte persone rimangono in lista di attesa (9363 al 06.01.2013), e in un anno solo un terzo avranno la possibilità di un trapianto. Le altre continueranno ad aspettare ed a soffrire, mentre ogni anno circa 500 persone muoiono per mancanza di organi.