Accedi

Servizio idrico integrato. Le associazioni di consumatori più vicine ai cittadini

20 Gennaio 2014 | commenti

Servizio idrico integrato. Le associazioni di consumatori più vicine ai cittadini

Più vicine alle famiglie e agli utenti veronesi: le Associazioni di consumatori fanno squadra per una tutela maggiore del cittadino-consumatore. Con un protocollo siglato prima di Natale, uno dei primi accordi a livello nazionale sul monitoraggio dei servizi idrici integrati, si rafforza la rete nel Veronese.

Il protocollo di intesa, siglato dalle Associazioni di consumatori veronesi, e firmato anche da chi governa il servizio idrico integrato a Verona (ovvero il CDB, il Consiglio di Bacino Veronese, società che gestisce un servizio importantissimo in 74 comuni della provincia) e le sue due società di gestione, le “braccia operative” che operano nella città scaligera e sul territorio provinciale: Acque Veronesi e Azienda Gardesana Servizi (Ags) per l’area Garda‐Baldo.

In questo protocollo di intesa le parti si impegnano e concordano la nascita di un tavolo di lavoro congiunto per trattare e approfondire una serie di tematiche inerenti il rapporto con gli utenti del servizio idrico integrato (misurazione della qualità del servizio, procedure di monitoraggio e di raccolta e trattamento dei reclami, modalità di intervento in caso di morosità, revisione del contratto di utenza e carta dei servizi e procedure di soluzione delle microconflittualità).

Come ha dichiarato Davide Cecchinato, presidente Adiconsum Verona: «I vantaggi per il cittadino sono, innanzitutto, nelle procedure chiare per permettere di esporre eventuali reclami e controversie; nei contratti, dove andremo a eliminate clausole vessatorie, e verrà monitorata anche la qualità del servizio così come viene erogato. Passiamo da una tutela individuale, in cui l’utente si rivolgeva allo sportello all’Associazione dei consumatori, a una tutela diffusa nell’interesse dei consumatori tramite l’eliminazione di quegli ostacoli che possono comportare dei problemi nel servizio reclami e nella soluzione di microconflittualità».

La creazione del tavolo è avvenuta in seguito alla pubblicazione dell’avviso sul portale del Consiglio di Bacino, agli inizi di dicembre, affinché tutte le associazioni di consumatori accreditate avessero la possibilità di prenderne parte. Il tavolo operativo ora si riunirà una volta al mese negli uffici del CDB Veronese, e le sedute saranno presiedute dal suo direttore, ing. Luciano Franchini. I lavori di approfondimento saranno definiti e conclusi entro giugno.

Questo è un accordo, ha commentato Mauro Martelli, presidente del Consiglio di Bacino Veronese, «che va nella direzione della trasparenza e del coinvolgimento della cittadinanza: il protocollo si pone come obiettivo, entro giugno, di mettere a punto le modifiche del contratto di servizio, la modifica del contratto con le utenze (quindi rendere più trasparente anche la lettura delle bollette), oltre a tutte quelle procedure di conciliazione per quanto riguarda le morosità e una serie di situazioni che vedranno coinvolte le associazioni di consumatori come interfaccia delle società di gestione, per cercare di risolvere con procedure semplici e non onerose per il cittadino i contenziosi che possono crearsi tra utenti e società di gestione del servizio».

 

Le associazione coinvolte nei lavori, come accennato, sono: Adiconsum Verona (con il suo presidente Davide Cecchinato), Lega Consumatori Verona (presidente Emanuele Caobelli), Movimento Consumatori Verona (presidente Carmela Solinas). Per le attività svolte dalle Associazioni dei consumatori connesse ai lavori di approfondimento del tavolo tecnico, verranno finanziate dalle società di gestione, come previsto dalla normativa, per un totale di 20mila euro, comprensivi di tutte le attività che le associazioni effettueranno.