Accedi

Come fondare un’associazione in 6 step

18 Aprile 2017 | commenti

Come fondare un’associazione in 6 step

Oggi vediamo insieme quali sono i primi passi per creare un’associazione.

 

Questo articolo riprende un vecchio scritto dell’agosto 2013 che potete trovare qui: oggi ripeteremo alcune informazioni e ne aggiungeremo di nuove e aggiornate reperite sul web e sul sito del CSV di Rovigo.

 

Fondare un’associazione non è semplice ma avere una visione più ampia di quelli che sono i passi fondamentali per crearla ti faciliterà le cose e ti chiarirà le idee.

 

1 – REPERIRE I SOCI FONDATORI

 

Formalmente l’associazione è definita come “un raggruppamento di almeno tre persone”, ossia un presidente, un vice e un segretario-tesoriere. Nonostante ciò, per una questione di efficienza e per comunicare una certa autorità all’esterno, è opportuno che i soci fondatori siano circa 10; più saranno gli aderenti, più l’associazione sarà considerata forte e credibile. La struttura organizzativa dev’essere formata da due organi obbligatori, cioè l’assemblea (con funzioni deliberative) e gli amministratori (con funzioni esecutive).

 

2 – DEFINIRE GLI OBIETTIVI

 

L’organizzazione si caratterizza per un “contratto di comunione di scopo tra gli associati”, il ché significa che essa deve porsi degli obiettivi di gestione di un interesse comune. Tale interesse può ricadere nell’ambito sanitario (donatori di sangue o di organi), di aiuto alle persone (che presentano svantaggi fisici, sociali o economici), della tutela dell’ambiente, sportivo, culturale, di promozione sociale. Lo scopo dell’associazione dev’essere di natura ideale o in ogni caso non economica e la struttura deve rimanere aperta ad un numero illimitato di membri (i soci ordinari). Gli obiettivi andranno a definire poi la forma giuridica dell’organizzazione.

 

3 – STABILIRE LA TIPOLOGIA GIURIDICA

 

La normativa italiana prevede molteplici forme di associazione: dal Codice Civile abbiamo le associazioni riconosciute e non riconosciute; abbiamo poi le organizzazioni di volontariato (L.266/91), le associazioni di promozione sociale (L.383/00), le Onlus, le ONG (organizzazioni non governative), associazioni di consumatori, Pro Loco, associazioni sportive dilettantistiche, cooperative, imprese sociali, comitati, fondazioni (ognuna regolamentata dalle normative di settore).

 

4 – REDIGERE L’ATTO COSTITUTIVO E LO STATUTO

 

L’atto costitutivo è il “certificato di nascita” dell’associazione; dev’essere sottoscritto da tutti i soci fondatori e deve contenere la volontà di creare l’associazione. Deve contenere nome, finalità, indirizzo della sede sociale, nome del presidente eletto dell’associazione.

Lo statuto invece è la “carta d’identità” di un’associazione: esso deve contenere il nome e la sede legale, le finalità perseguite, le attività che devono essere svolte e inoltre gli organi di gestione dell’associazione e le regole di funzionamento ed elezione, i diritti e i doveri dei singoli associati e i compiti dell’assemblea dei soci, le modalità con cui l’associazione può raccogliere fondi e come questi possono essere impiegati e le modalità di scioglimento dell’associazione.

Per poter richiedere il riconoscimento della personalità giuridica (art. 14 CC) l’associazione deve costituirsi tramite atto pubblico (redatto da un notaio) e non con la formula più economica della scrittura privata.

 

 

5 – EFFETTUARE LA REGISTRAZIONE

 

Atto costitutivo e statuto devono essere poi registrati presso l’ufficio locale delle entrate. Per la registrazione è previsto il pagamento di un importo di 200,00€ (sono esenti alcuni tipi di associazione come le Organizzazioni di Volontariato). Presso l’ufficio delle entrate l’associazione può richiedere anche il rilascio del codice fiscale dell’organizzazione: esso è utile all’acquisto di beni con fattura, all’intestazione di beni immobili all’associazione, alla stipulazione di contratti di locazione, alla richiesta di contributi o rimborsi spese alle istituzioni, all’erogazione di compensi, al versamento di ritenute d’acconto.

 

6 – ISCRIZIONE AI REGISTRI REGIONALI

 

Dopo la costituzione formale è consigliato iscrivere l’associazione ai registri regionali, provinciali e comunali di appartenenza. È importante iscriverla a uno dei due registri regionali, ossia quello di Volontariato oppure quello della Promozione sociale: in questo modo si può ottenere la qualifica di Onlus, la possibilità di accesso a bandi di finanziamento, il diritto a beneficiare del 5 per mille e la possibilità di stipulare convenzioni con enti pubblici. È infine opportuno ricercare ed affiliarsi ai vari CSV (centro servizi volontariato), enti che aiutano gratuitamente o a cifre convenienti le associazioni nella parte amministrativa.

 

E tu hai già fondato la tua associazione? Quali difficoltà hai trovato? Faccelo sapere nei commenti oppure contattaci per ulteriori informazioni.