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Anffas: ecco la piscina terapeutica e senza barriere

26 Settembre 2013 | commenti

Anffas: ecco la piscina terapeutica e senza barriere

È certamente un traguardo destinato a lasciare il segno. Un’opera che non tutte le associazioni che lavorano con persone disabili possono permettersi e che l’Anffas di Desenzano del Garda (che dal 1980 si occupa di persone con disabilità psico-fisiche-sensoriali) annuncia con soddisfazione.

Sarà varata il prossimo sabato 12 ottobre (alle 10.30) la moderna piscina riabilitativa coperta per persone con disabilità. Lo annuncio, entusiasta, il presidente Gianfranco Bertolotti: «La piscina è presso la nostra sede di Rivoltella, in via Durighello 1, e sabato la inauguriamo ufficialmente con i saluti delle autorità, la presentazione del progetto da parte del dottor Domenico Minuto, la benedizione dell’opera e un rinfresco».

Si tratta di una piscina riabilitativa coperta, con acqua calda, sorta nello spazio accanto ai due Centri diurni per disabili e al Centro socio-educativo già esistenti.

L’impianto di circa 160 metri quadrati, comprensivi di locale spogliatoio e servizi igienici con doccia, ha una vasca che misura 5,20 x 8 metri utili, è stata realizzata con diverse altezze e piani di lavoro seguendo le fondamentali indicazioni del dottor Minuto, esperto del settore. Nella piscina sono quindi presenti tutti i supporti e gli ausili (maniglioni e sollevatore) che determineranno la garanzia di una corretta e totale fruizione degli spazi e dell’accesso allo spazio acqua da parte di persone con ridotte capacità motorie.

«Un aspetto fondamentale del nostro lavoro è anche quello di saper cogliere i grandi cambiamenti con cui si è costretti a confrontarsi nella nostra attività. Uno di questo, molto rilevante, è stato quello di un progressivo aggravamento delle patologie delle persone che vengono inserite ai nostri servizi, fenomeno questo già iniziato una decina di anni fa ma esploso in modo significativo negli ultimi sei anni», continua Gianfranco Bertolotti. «Abbiamo rilevato un notevole accesso alle nostre strutture di persone che, oltre alla disabilità intellettiva sempre più profonda e complessa, evidenziavano anche una grave o gravissima disabilità motoria e/o sensoriale. Negli anni è aumentato inoltre in modo significativo il numero delle persone inserite nei Servizi con una patologia afferente alla sfera dei disturbi autistici anche molto gravi e complessi».

Particolarmente innovativo è anche l’impianto di trattamento delle acque a ozono,  che non presenta i disagi causati dal cloro e garantisce nel contempo una disinfezione dagli standard molto più elevati. L’attenzione data alla qualità realizzativa dell’opera ha comportato una lievitazione dei costi complessivi che si aggireranno sui 300mila euro, a cui hanno contribuito Comuni del Basso Garda, altre associazioni e varie realtà bresciane.

La riabilitazione in acqua

Ecco perché è importante la riabilitazione in acqua, che sfrutta le proprietà fisiche e terapeutiche dell’acqua per un valido recupero funzionale in campo ortopedico, neurologico e psicomotorio ed è sempre consigliata nel trattamento di molte patologie.

A seconda del tipo di lavoro prescritto, l’intervento riabilitativo può essere svolto individualmente e in gruppo. Condotta da un terapista specializzato, tale riabilitazione consente di raggiungere obiettivi specifici di recupero, abbreviando i tempi e facilitando la ri-acquisizione delle competenze motorie perse/non possedute. Oltre al trattamento di disturbi osteoarticolari, neuromotori, circolatori, ortopedici e  neurologici, offre anche il grande vantaggio di poter intervenire in modo proficuo anche su disturbi di tipo psicomotorio (disturbi di apprendimento, sindromi psicomotorie, ritardo mentale, ritardo psicomotorio, disturbo autistico, minoranze sensoriali, sindromi genetiche) particolarmente presenti nelle persone seguite dai nostri servizi.

La nuova piscina, prosegue il presidente dell’Anffas, «è stata realizzata in modo da prevedere la possibilità di un accesso autonomo per consentirne l’utilizzo anche in orari diversi da quelli di funzionamento dei centri diurni. Ciò permetterà, previa stipula di appositi accordi, l’utilizzo della stessa anche a terapisti esterni all’associazione, che seguono pazienti che, per la loro patologia, necessitano di intervento in acqua ma attualmente sono costretti a gravosi spostamenti presso strutture lontane o, addirittura a rinunciare a questa tipologia di importante trattamento».

L’Anffas in breve

 

Dal 1980 l’Anffas Onlus Desenzano opera, in stretto contatto con Regione Lombardia, A.S.L.  e gli EE.LL. della zona sud del Distretto 11 del Garda, con l’obiettivo di fornire servizi moderni e sempre  più adeguati alle persone con disabilità psico-fisiche-sensoriali residenti nel territorio di propria competenza coprendo un territorio di 10 comuni con circa 88.000 abitanti.